Addio a Kirk Douglas, scompare a 103 anni l’ultimo Gladiatore della vecchia Hollywood. Innumerevoli gli omaggi sui social che stanno apparendo per Issur Danielovitch il vero nome di Kirk Douglas, che ora sarà ricordato assieme al compianto campione di basket Kobe Bryant alla prossima notte degli Oscar il 9 febbraio.
Fisico impeccabile intaccato solo da un ictus che nel 1996, che divenne forse l’unico spavento nella vita di Kirk Douglas, che ben si può paragonare al leggendario gladiatore Spartacus, il film che fece conoscere al mondo Stanley Kubrick, ma soprattutto la sceneggiatura di quel Dalton Trumbo perseguitato dalla caccia alle streghe del senatore Mccarty che grazie a Kirk potè essere riammesso con il suo vero nome nella Writers Guild of America.
Una vita difficile fatta da una infanzia povera, ma segnata da tanto orgoglio ed un complicato rapporto con i suoi quattro figli maschi. Era nato ad Amsterdam nello stato di New York il 9 dicembre 1916 da una famiglia di russi analfabeti, tanto duro lavoro come cameriere, poi lottatore e infine direttore dell’Accademia d’arte drammatica che lo ammise gratuitamente per merito. Vi consigliamo per chi vuole approfondire la vita di questo grande attore la lettura della sua autobiografia: Il figlio di venditore di stracci.
Dopo il teatro grazie a Lauren Bacall esordisce ad Hollywood, nella pellicola Lo strano Amore di Marta Ivers,che segna l’inizio della sua carriera cinematografica nel 1946.
Seguiranno poi tante altre pellicole, nel 1949 con Il Grande campione riceve la sua prima candidatura all’Oscar nei panni di un pugile.
Dal ruolo di classico duro Kirk Duglas è ormai entrato nella leggenda del cinema grazie a film come Spartacus e Orizzonti di Gloria. Il giorno del suo compleanno ormai era diventato un appuntamento per fare tante donazioni, anche se per Kirk era una scelta egoistica perché lo faceva stare bene, come ebbe a dichiarare. Prova ne sia di una sua recente grande donazione assieme alla moglie Anne Buydens, anche lei centenaria, che hanno finanziato una ricerca sul morbo dell’Alzheimer. Tre nominations agli Oscar, ma la vittoria arriverà solo con l’Oscar riparatore alla carriera nel 1996.
Una vita fatta di gioie e dolori, come la morte del figlio Eric per overdose, un incidente con un elicottero dove si salvò per miracolo, poi nel 1996 l’ictus che gli tolse l’uso della parola o lo costrinse ad una lunghissima terapia riabilitativa.
Ma l’attore dagli occhi azzurri con una fossetta nel mento è ormai scolpita nella memoria di tutti gli spettatori, il figlio Michael ne ha dato la notizia attraverso Facebook con un post.
It is with tremendous sadness that my brothers and I announce that Kirk Douglas left us today at the age of 103. To the…
Pubblicato da Michael Douglas su Mercoledì 5 febbraio 2020
“È con grandisima tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi all’età di 103 anni. Per il mondo era una leggenda, un attore dell’età d’oro dei film che viveva bene nei suoi anni d’oro, un umanitario il cui l’impegno per la giustizia e le cause in cui ha creduto hanno fissato uno standard a cui tutti aspiriamo. Ma per me, i miei fratelli Joel e Peter era semplicemente papà, per Catherine, un meraviglioso suocero, per i suoi nipoti e pronipote, il loro nonno amorevole, e per sua moglie Anne, un marito meraviglioso.
La vita di Kirk è stata ben vissuta, e lascia un’eredità nel film che durerà per le generazioni a venire, e una storia di un famoso filantropo che ha lavorato per aiutare il pubblico e portare la pace sul pianeta. Vorrei concludere con le parole che gli ho detto durante il suo ultimo compleanno e che rimarranno sempre vere. Papà, ti amo così tanto e sono così orgoglioso di essere tuo figlio.”