Quanto denaro contante è possibile tenere in casa e cosa può fare la polizia? La risposta sorprende davvero tutti!
Tanti sono i metodi di pagamento a nostra disposizione, come ad esempio i contanti. A proposito di quest’ultimi, c’è davvero un limite massimo di soldi da poter conservare nella propria abitazione? Ecco cosa prevede la normativa vigente.
Cibo, bollette, istruzione dei figli, ma anche regali ad amici, famigliari e chi più ne ha più ne metta. Davvero tanti sono i costi che puntualmente dobbiamo sostenere e che pesano in modo non indifferente sul nostro budget famigliare.
Allo stesso tempo sono molti anche i metodi di pagamento disponibili, come ad esempio bonifici, bancomat, carte di credito, portafogli elettronici e contanti. Proprio soffermandosi su quest’ultimi sono in tanti a chiedersi se ci siano dei limiti massimi da rispettare, onde evitare di incorrere in situazioni alquanto spiacevoli.
Soldi, quanto contante è possibile tenere in casa e cosa può fare la polizia? La risposta è sorprendente: cosa c’è da sapere
In particolare uno dei quesiti, e timori, più comuni riguarda le possibili conseguenze con cui si rischia di dover fare i conti nel caso in la polizia dovesse trovare tanti soldi contanti in casa. A tal proposito è importante innanzitutto sottolineare che le forze dell’ordine non possono entrare nella casa di una persona solamente per controllare se nasconda o meno dei soldi.
Questo può avvenire soltanto in seguito ad una perquisizione. La polizia, ricordiamo, può effettuare una perquisizione solamente se ha ricevuto apposita autorizzazione da parte del giudice o del pubblico ministero, in flagranza di reato oppure se sussistano fondati motivi per ritenere che all’interno dell’abitazione ci siano degli elementi pertinenti ad un reato e non dispongano di abbastanza tempo per attendere il benestare del giudice.
Cosa succede, quindi, se le forze dell’ordine trovano molto denaro contante in casa? Ebbene, in quest’ultimo caso possono provvedere a fare apposita segnalazione alla Procura della Repubblica così come all’Agenzia delle Entrate in modo tale da poter consentire lo svolgimento di indagini ad hoc. Il rinvenimento di ingenti somme di denaro, d’altronde, potrebbe fare scattare il campanello d’allarme. Questo perché il denaro in questione potrebbe essere ricollegato ad eventuali entrate derivante da lavoro in nero o ancor peggio essere il frutto di alcuni reati come furto, riciclaggio ed evasione fiscale.
In linea generale, comunque, è bene ricordare che, stando alla normativa vigente, non ci sono dei limiti da rispettare per quanto concerne la quantità di contante che è possibile avere in casa. Ognuno di noi è assolutamente libero di conservare nella propria abitazione quanto denaro desidera. Il tutto fermo restando le personali disponibilità economiche. Se il denaro che si ha in casa è frutto dell’onesto lavoro o, ad esempio, di una donazione, non c’è nulla da temere. Il discorso ovviamente cambia se, invece, è frutto di attività legali. In quest’ultimo caso, per ovvie ragioni, è possibile correre pesanti rischi. È sempre e comunque compito del soggetto interessato riuscire a dimostrare che la provenienza dei soldi è lecita.