Stare distaccati dallo smartphone anche solo per pochi minuti per qualcuno è quasi impossibile, in alcuni casi può però costare caro.
Lo smartphone può essere ormai considerata un’appendice di noi stessi per molti, al punto tale che c’è chi non resce a separarsene praticamente mai e non lo spegne nemmeno di notte (sentire i suoni delle notifiche non facilita però im realtà il riposo). Del resto, è riduttivo pensare che possa servire esclusivamente per fare e ricevere telefonate o mandare messaggi. Ormai praticamente tutti lo utilizzano anche per consultare la posta elettronica, oltre che per navigare in internet, guardare i social network e giocare, giusto per citare gli esempi più importanti.
Non è così difficile arrivare a sviluppare una vera e propria dipendenza, tipica non solo di chi è costretto a usare il dispositivo per motivi di lavoro e per questo deve necessariamente essere sepre reperibile. Sono tantissimi infatti anche i ragazzini che stanno costantemente in chat per parlare con i coetanei, fino ad arrivare a trascurare per questo lo studio, nonostante le rassicurazioni dei genitori.
Non staccarsi dallo smartphone può essere un problema
È ormai sempre più frequente vedere persone che non riescono ad alzare gli occhi dallo smartphone, al punto tale da non farlo nemmeno se sono a cena con una persona cara. Vedere quelle scene non è certamente l’ideale, soprattutto perché sembra essere un segno di come la comunicazione sia addirittura ritenuta più importante di chi si ha di fronte.
Ci sono utenti che stanno però provando a tenere a bada questa situazione attraverso specifiche app che consentono di monitorare il numero delle ore trascorse, così da provare ad arginare il problema. Pensare che essere costantemente attaccati al cellulare possa portare a subire una multa sembra essere impossibile, invece è esattamente così.
Chi teme di essere colto in flagrante e di dover mettere mano al portafoglio per una spesa pesantissima può stare almeno in parte tranquillo. Non si tratta infatti di una misura valida a livello nazionale, ma solo nella cittadina di Seine-Port, nell’area sud di Parigi.
Chi pensa che questa scelta sia dettata da una mossa eccessivamente rigida da parte dell’amministrazione locale deve ricredersi. Il provvedimento è infatti stato emesso in seguito a quanto emerso in un referendum, dove addirittura il 54% dei cittadini votanti si è espresso a favore di un divieto ad avere tra le mani il dispositivo nelle aree pubbliche A essere coinvolti saranno quindi le strade, le panchine nei parchi, i negozi i bar, i ristoranti e le aree davanti alle scuole. Insomma, solo a casa propria e in pochi altri luoghi ci si potrà sentire tranquilli.
Le conseguenze per gli irregolari
Ma cosa potrebbe accadere a chi dovesse essere sorpreso con lo smartphone tra le mani in uno dei luoghi in cui è proibito? Niente paura, non ci saranno multe, soprattutto perché non c’è alcuna legge che ha introdotto il divieto a livello nazionale.
Il sindaco Vincent Paul-Petit ritiene comunque importante il provvedimento, nonostante la partecipazione dei cittadini alle urne sia stata piuttosto limitata (sono andati a votare solo 277 persone su circa 2 mila residenti). Si arriverà così solo a un decreto sull’utilizzo del cellulare, ma l’auspicio è che questo possa sensibilizzare su come essere eccessivamente dipendenti dal dispositivo non faccia bene alla salute e ai propri rapporti umani.
Insomma, essere reperibili, specie se per motivi di lavoro, può essere importante, ma questo non dovrebbe condizionare la nostra quotidianità.
