I debiti ti opprimono e ti tolgono il sonno? C’è un’ottima notizia per te

Avere debiti non piace a nessuno, soprattutto perché si teme di non riuscire a saldarli, non sempre però l’obbligo è dovuto.

Riuscire a far fronte a tutte le spese che ognuno di noi ha può non essere semplice, non solo perché il costo della vita negli ultimi anni si è rialzato in maniera vertiginosa, ma soprattutto perché a volte possono esserci degli extra che non erano previsti. La situazione non può che essere peggiore se a questo si devono aggiungere costi fissi quasi mutuo o affitto, spesso tutt’altro che indifferenti.

quando non devi più pagare i debiti
Essere tormentati dai debiti non può che generare preoccupazione – Foto Talkmagazine.it

Andare incontro a debiti può essere quindi più facile di quanto si possa pensare, anche da parte di chi solitamente è ligio nel rispettare tutte le scadenze che sono previste. Eì un errore infatti pensare che questo possa accadere solo agli sprovveduti.

Hai tanti debiti e non sai cosa fare? C’è la soluzione

L’idea di avere debiti non può che generare ansia, anche chi dovesse optare per un pagamento rateale può temere di non riuscire a rispettare del tutto l’obbligo, soprattutto perché in alcuni casi le spese possono essere maggiori del previsto.

A volte il tempo può giocare a favore di questa situazione, al punto tale da eliminare la necessità di saldare quanto previsto. Questo avviene quando si verificano i termini di prescrizione, da quel momento in poi ci si può ritenere esentato dall’obbligo di pagamento.

La tempistica varia però a seconda della situazione, è bene conoscerla così da sapere se ci si può sentire tranquilli se si è in difficoltà.

quando non devi più pagare i debiti
Fare continuamente conti per chi ha debiti è normale – Foto Talkmagazine.it

I debiti bancari e quelli privati, ad esempio, possono essere considerati scaduti dopo dieci anni. Si scende però a cinque per anni per i debiti senza richiesta contrattuale, come i danni causati a terzi o gli affitti non pagati per un immobile, secondo l’articolo 2947 del Codice Civile.

La prescrizione si riduce invece a tre anni per i debiti derivanti da parcelle dei professionisti e le tasse automobilistiche, mentre è a 2 anni per le bollette del gas e della luce. Si deve considerare solo un anno infine per i debiti contratti per farmaci, abbonamenti vari e rette scolastiche.

Attenzione agli avvisi

In presenza di debiti, indipendentemente dall’importo, non può che essere determinante il comportamento di entrambe e parti in causa.

Il creditore ha ovviamente tutto l’interesse per fare il possibile affinché non si arrivi al termine di prescrizione, se questo dovesse accadere infatti non avrà più alcun diritto per rivendicare la somma. Il debitore, invece, deve far valere in giudizio il proprio diritto, ben sapendo come la prescrizione non sia rilevabile d’ufficio. Spetta quindi a un giudice liberare definitivamente il debitore dal pagamento delle somme dovute (la cosiddetta prescrizione estintiva).

C’è però un atto importante che può far valere in questi casi il creditore. E’ possibile sollecitare l’estinzione utilizzando una richiesta formale di pagamento, attraverso l’invio di una lettera di diffida, meglio se scritta da un avvocato, così da sollecitare chi ha debiti con lui. Questa mossa è cruciale perché da qui ricomincia la tempistica e si interrompe la decorrenza della prescrizione.

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